Ci sono alimenti che fanno parte della nostra quotidianità, sui quali è necessario prestare attenzione a causa della tendenza a deteriorarsi facilmente e della loro poca affidabilità in quanto sono alimenti che non sempre sono benefici alla nostra salute. Fra questi alimenti sicuramente un posto d’onore spetta alla mozzarella, che facilmente tende andare a male se non trattata a dovere.
In questo articolo vi indicheremo tutte le motivazioni per cui la mozzarella ha questa tendenza al deterioramento a prescindere dalle condizioni di conservazione, ma vi indicheremo come fare a mangiarla prima che non sia più in buone condizioni, e possibilmente anche utili all’intero organismo, per garantire un’alimentazione accurata ed equilibrata.
La mozzarella, cosa c’è di sbagliato?
Può capitare che la mozzarella che avete appena comprato non sia proprio quello che vi aspettavate, perché ha un colore e un odore che le si addicono nella norma. Cosa c’è di sbagliato, quindi? Probabilmente l’acquetta in cui è conservata non è sufficiente a preservarne l’integrità e la composizione; inoltre è altrettanto possibile che ci siano dei buchi nella busta dove rimane fino all’acquisto e al consumo che ne fanno entrare l’aria esterna, determinandone il deterioramento.
Un’altra motivazione, per lo più legata alle mozzarella prodotte nei caseifici, è il latte: potrebbe non essere di alta qualità, in che significa che il sapore e la consistenza della nostra mozzarella ne verrà facilmente e negativamente influenzata. E a ciò si unisca anche un passaggio sbagliato durante la produzione, come la temperatura non corretta o un tempo di maturazione insufficiente, che possono compromettere irreversibilmente il prodotto.
Quali sono i segnali per cui una mozzarella non è più buona?
Intanto, prima di acquistare la mozzarella al supermercato guarda sempre la scadenza, che è troppo vicina può essere un’indicazione precisa sul fatto che non è un prodotto al meglio, ma potrebbe essere danneggiata e verso una fase di deterioramento generale e irrimediabile. Ecco a quali segnali stare attento per non avere a che fare con una mozzarella andata a male:
- aspetto: se è giallastra o si notano sfumature intense, ma te ne accorgi subito, è meglio buttarla
- è frequente poter trovare anche una patina bianca superficiale, che potrebbe essere anche muffa, non facilmente individuabile dato il colore della stessa mozzarella
- il sapore risulta acido a primo acchito, ma anche amaro se il processo di formazione non è andato a buon fine
- e anche l’odore ti aiuterà, perché sarà sgradevole e particolarmente marcato
Insomma, sbagliarsi con la mozzarella, stabilendo se è andata a male o meno è una cosa davvero facile da gestire. Ma sicuramente se non è più al top, la mozzarella va evitata, anzi proprio buttata perché essendo un prodotto con latte potrebbe dare notevoli problemi digestivi. Inoltre, si tenga conto che la mozzarella non è sempre un prodotto adatto a tutti, per via della presenza di grassi saturi ma anche di lattosio, per cui va evitata da chi è intollerante.
Mangiare mozzarella richiede, pertanto, attenzione da parte di chi la consuma per tutte le motivazione accennata più sopra. Ma state attenti anche a non escluderla a priori dalla vostra alimentazione, perché risulta un buon alimento se si ha carenza di calcio o si ha bisogno di mangiare qualcosa di fresco, durante l’estate, ma anche in inverno inoltrato.